Picchiano sul bus i controllori, condannati a sette mesi

I due erano stati sorpresi a viaggiare senza biglietto La pena è stata sospesa.

LA SENTENZA

PESARO In autobus senza biglietto e le botte ai controllori, condannati. I protagonisti di questa vicenda sono un egiziano di 24 anni e un marocchino di 32 anni. I due erano saliti su una corsa di Adriabus che da Pesaro era diretta nell’entroterra. A bordo sono saliti i controllori che come da programma hanno chiesto loro il titolo di viaggio. Ma entrambi non l’avevano così gli addetti hanno chiesto i documenti per elevare la sanzione, ma di nuovo si sono rifiutati. Anzi per tutta risposta hanno iniziato a insultare i due controllori. «Figlio di p, ve la facciamo pagare, la multa falla a tua madre». Una escalation verbale proseguita con altri improperi e minacce come: «Pelato di m. tanto ti ribecchiamo di fuori. Ti faccio violenza per uscire dal bus e ti spacco la faccia». Due bulli che hanno proseguito con altre intimidazioni. «Guardate bene questa faccia che poi fuori vi ritroviamo e ve la facciamo pagare, non siete nulla». Ma oltre alle parole poi sono arrivate spinte e manate addosso. Tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine. I due sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e ieri sono finiti a giudizio. Tra i capi d’accusa anche il reato legato al fatto di non aver fornito le generalità. Entrambi, difesi dall’avvocatessa Alice Terenzi, avvocato d’ufficio, hanno ricevuto una condanna di sette mesi ciascuno. Con pena sospesa. I due non si sono mai visti. Ma la giustizia ha fatto il suo corso, del resto più volte abbiamo scritto di controllori attaccati, insultati e aggrediti. Tanto che sia i sindacati di categoria e l’azienda avevano stigmatizzato le aggressioni ed espresso più volte solidarietà. A bordo degli autobus non mancano le telecamere di videosorveglianza per garantire la sicurezza dei controllori e di chi è a bordo e verificare la commissione di reati.
lu. ben.